mercoledì, novembre 29, 2006

La giostra delle consulenze.


I consulenti sono il sistema per coprire i buchi di professionalità all'interno dell'Ente, e andrebbe anche bene quando tali professionalità non sono presenti. Ma i dipendenti delle varie P.A. sono sempre più spesso laureati o tecnici qualificati che, per amore o per forza, non hanno intrapreso la strada della libera professione. Tuttavia le P.A. ricorrono con sempre maggior frequenza ad incarichi a consulenti esterni nonostante la loro ricchezza interiore di personale competente. Si fatica poco a scoprire che tali consulenze sono spesso molto ben pagate e a favore di dei soliti noti, amici di amici, segnalati dal partito, figli di Tizio, cugini di Caio, protetti di Sempronio. Farli lavorare significa farsi amici o tenersi buono questo o quell'altro esponente politico, sempre comodo in fase scalata a posti dirigenziali sempre di maggior livello. Gli stipendi alti, poi, spesso servono anche a giustificare budget elevati: perchè si sa, come dirigente conti se hai molto personale e un budget consistente. Fare bene oggettivamente il proprio lavoro è assolutamente secondario, il fare bene è chiaramente soggettivo.
Questo porta ad una mancata ulteriore crescita professionale della manovalanza (qualificata ma manovalanza) che è relegata a fare da scribacchino, porta borse, portalettere, portami un caffè ("privilegio" solitamente lasciato alle donne).
La cosa buffa a cui poi si assiste è che l'Ente si beatifica del contributo del tal rinomato consulente, che a sua volta si gloria di avere prestato la sua opera per il tal Ente. Un bellissimo sistema di autoreferenziazione. Anche se tutti sanno che il consulente (anche quello legale!) molto spesso scrive quello che vuole si scriva; la sua bravura sta infatti proprio nella capacità di motivare bene quella che è la posizione più gradita al committente.
L'altra cosa meno buffa è che i soldi sono i comunque i nostri, e che si trovano anche consulenti che sono pagati per non far nulla. Ma forse, piuttosto che far dei danni, è meglio stare fermi, tanto ti pagano comunque.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Altro che giostra,
è un luna park nel quale si incontrano ricchi consulenti che danno lustro alle esigenze di visibilità dei dirigenti e poveri precari che subiscono contratti mascherati da consulenza, ma che in realtà sono dei veri dipendenti con tanto di scrivania, pc, telefono e richiesta di rispetto degli orari.
So di un ufficio dove, pur possedendo professionalità adeguate, hanno ritenuto di conferire un bel contratto di decine di migliaia di euro a un noto professionista per elaborare studi sulla mobilità.....!
Mi viene da ridere e da piangere al tempo stesso se penso alla situazione del traffico nella mia città...ma forse il nostro caro consulente vive sui colli ameni ed esclusivi proprio grazie a tali ricche elargizioni pubbliche

Anonimo ha detto...

L'iniziativa è lodevole, però dovreste seguire i commenti postati, soprattutto se volete permettere l'anonimato (in questi casi, sarebbe meglio prevedere dei nickname); non posso proporre ai colleghi un sito pieno di cose non attinenti e offensive. Dopo potrò raccontare la nostra esperienza. Grazie

Anonimo ha detto...

Sono un dipendente pubblico e mi sono sdegnato della situazione in cui ci si trova in questo comune di merda. Sono intenzionato a fare un blog per promuovere un nuovo sindacato, perché le tre sorelle a questo punto non ci danno più garanzie.
per il momento ho il blog:
http://lafabbricadelblog.blogspot.com/, ma sarà cambiato

Anonimo ha detto...

Io sono un dipendente pubblico, sono un ingegnere informatico, ma siccome non sono inquadrato come tale (ovvero sono inquadrato come ingegnere edile), mi ritrovo a non fare l'edile perche' non ne sono capace e a non fare l'informatico perche' non mi spetta. E sovente vedo presunti consulente arrivare qui al Ministero, pretendere dei compensi spropositati, per competenze che non possiedono completamente.
io dico sempre che potrei farlo io, tanto sono gia' pagato, non comporterei un aggravio sui conti pubblici, ed invece no, vado a non fare l'edile. Tecnicamente mi pagano comunque. Tra qualche tempo diventero' anche io un dipendente pubblico, mi accontentero' del mio stipendio, e di giocare e leggere in attesa che passino le mie 7 ore e 12 minuti. Oppure posso cercarmi un vero lavoro. Ho scoperto che posso fare il consulente per gli enti pubblici. Cosi' mi pagheranno 100 volte tanto lo stesso lavoro che potevano avere gratis. E il bello che da dipendente pubblico saprei anche quali sono i canali da seguire. Come fanno i consulenti che ora sono tali.
Buone tasse a tutti

Anonimo ha detto...

E' così profondamente "radicata" questa malattia che, come la metti la metti, solo una convizione quasi "religiosa" potrebbe debellarla.
E' un cancro, che alimenta se stesso fino alla distruzione.
E' un'intima convinzione ... tutti vogliamo andare in paradiso, ma nessuno vuol morire.
E non sono un "dipendente pubblico"; anzi lo ero.
Poi un mattino passando davanti ad uno specchio ... ho detto basta.
Preferisco vivere.
Ciao ragazzi !!!!

Anonimo ha detto...

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STIPENDI DA FAME PER OPERAI e IMPIEGATI
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Estenuanti trattative per ottenere aumenti di appena 30euro mensili in busta paga... intanto i prezzi di pane, latte, frutta e verdura volano alle stelle!
E se malauguratamente ti duole un dente... devi chiedere un mutuo!
Purtroppo l'inflazione ha raggiunto livelli eccessivi e in Italia questa pressione si sente più che in altri paesi europei.
Gli stipendi non tengono più il passo con l'aumento dei prezzi, non solo dei beni di lusso, ma soprattutto di quelli di prima necessità!

Non se ne può davvero più!

Alcune categorie, quelle delle "buste paga", si sono impoverite, ma "altre" si sono arricchite!

E’ giunto il momento di far sentire la nostra voce: una ferma opposizione agli aumenti indiscriminati di beni e servizi.

Contro l’aumento del costo della vita occorre difendersi, far sentire il peso e la forza dell’Esercito delle “BUSTE PAGA”!

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