mercoledì, maggio 21, 2008

Ma allora non dico balle!

Leggo con piacere in vari articoli di giornale di questi giorni che si sta affrontando il tema dell'efficenza della pubblica amministrazione. Il fatto che forse qualcosa si muove non deriva tanto dagli annunciati tagli agli enti inutili, spesso propaganda politica che rischia di decimare anche realtà che funzionano benché non alla perfezione, quanto dai temi trattati relativamente all'impegno lavorativo dei dipendenti pubblici ed in particolare dei nostri cari, amati dirigenti che non dirigono neanche il traffico.
E' proprio di oggi, infatti, un articolo a pagina 25 del Corriere della Sera su questo argomento.
Leggendo si "scopre" che negli enti pubblici i dirigenti procedono ogni anno all'autovalutazione di sé stessi al fine di ottenere incentivi e premi di produttività non sempre meritati. Vorrei far notare che quanto raccontato dal Corriere non è una novità, ma una metodologia comune. Ad esempio il centro formazione e studi Formez nel 2006 avviò e portò a termine un progetto, sollecitato dalla Provincia autonoma di Trento, di "ricognizione sulle principali metodologie utilizzate nelle regioni italiane per la valutazione della dirigenza"; progetto concluso di cui però non si trova traccia dei risultati.
Vorrei poi far notare che per gestire correttamente un ufficio pubblico la soluzione non è quella di costringere i dirigenti a servirsi del potere di comando che gli viene dato, ma di fargli fare quel lavoro di organizzazione del personale che è il loro compito principale. Non basta urlare o comandare ogni tanto per risolvere problemi spicci del momento il cui risultato spesso ha solo ricadute personali, ma si deve svolgere un lavoro quotidiano di costruzione del gruppo, valorizzando e governando le specificità e, quando è giusto, segando chi non fa il suo dovere.

Devo ammettere però che non sono molto ottimista su questi cambiamenti annunciati e credo che tutto finirà come sempre nel dimenticatoio.
E come al solito noi lavoreremo e loro incasseranno, noi ci licenzieranno e loro li promuoveranno.