lunedì, settembre 03, 2007

Sulla programmazione

Cos'è la programmazione? E' la modalità operativa con cui raggiugnere un obiettivo pianificato.
Dato un obiettivo, la pianificazione definisce la strategia per raggiungerlo (un percorso piuttosto che un altro), mentre la programmazione, data una strategia, indica i passaggi operativi per raggiungere l'obiettivo.
E' banale.
Caso reale. Il politico ha un'idea (credo che dopo i 5 anni, ma non sono un esperto, tutti gli esseri umani abbiano delle idee).
Passato il primo momento di terrore, si rende necessario realizzarla. Le strade sono due: partire a testa bassa per farlo il prima possibile (il politico vive in uno spazio temporale tutto suo della durata di circa 5 anni, eventualmente 10) oppure studiare il modo per farlo bene (efficace), con il minor costo (economico) e possibilmente con tempi ragionevoli ma che possono andare al di là della durata del mandato politico (efficiente, in realtà l'efficienza è il rapporto tra raggiungimento dell'obbiettivo ed il suo costo, ma può essere anche il tempo).
Come abbiamo visto il tempo è una variabile critica per il politico che, come sappiamo dalla bio-politica, vive mediamente 5 anni.
Le strategie devono, pertanto, svilupparsi in periodi così brevi da poterne raccogliere i frutti prima del termine del ciclo biologico dei politici che le hanno prodotte, pena l'impossibilità a riprodursi.
E' quì che si inserisce il dirigente efficiente. Colui che coglie la necessità di sopravvivenza del politico e, con il proprio tornaconto personale, sviluppa la mega strategia del c**** per sistemare tutto.
E' molto bello vedere come le cose siano tutte chiarissime all'inizio per poi cambiare strada facendo, man mano che si incontrano gli ostacoli e le difficoltà conseguenti ad una cattiva(?)...pessima programmazione.
E allora vedi che si fa tutto ed il giorno dopo il contrario di tutto; oggi una soluzione va bene e domani è assolutamente sbagliata ed il lavoro da rifare.

Essi parlano, riempendosi la bocca, dei costi della politica...ma, come al solito, parlano e lavorano per sè.